Sul caso delle dimissioni dell’amministratore unico di BeniComuni, ing. Loris Lorenzi, perché inconferibile in quanto l’incarico confligge con il ruolo di Presidente di Acantho, società non a controllo pubblico diretto ma comunque controllata da Hera che a sua volta è a controllo pubblico, bisogna fare molta chiarezza.
Tutte le opposizioni, di fatto, sono intervenute sul tema. In particolare la scorsa domenica, giorno fra san Cassiano e ferragosto, nel quale è stata strategicamente fatta uscire una notizia di così grande peso, in giorni in cui la gente non legge il giornale, io per Insieme Si Vince e il collega di opposizione Simone Carapia per Forza Italia siamo stati i primi a reagire alla notizia uscita dallo striminzito comunicato dell’ufficio stampa del comune.
Nei nostri interventi abbiamo entrambi, io e Carapia, lasciato emergere come le dimissioni di Lorenzi fossero una vittoria di tutte le opposizioni, che in molte forme e in diversi modi hanno di fatto contribuito a questo grande risultato: la legalità e la trasparenza hanno vinto.
Immediata è stata l’acida e ingorda risposta del M5S imolese che ha rivendicato la vittoria, sminuendo il lavoro non compiuto dalle altre forze politiche di opposizione e invece compiuto da loro con “gran dovizia”.
Ancora una volta, i grillini imolesi di dimostrano poco competenti tecnicamente e troppo azzardati politicamente.
È infatti merito di Galeazzo Bignami presidente del gruppo regionale di FI che ha depositato un esposto alla Corte dei Conti, organo giuridicamente deputato assieme all’ANAC di trattare queste materie pubblicistico-contabili, esposto che è arrivato praticamente un anno prima di quello grillino.
Ho apprezzato molto l’energia con cui Patrik Cavina ha trattato la vicenda a maggio 2016, si è impegnato, praticamente da solo su questa vicenda, ma il suo esposto è arrivato lungo, come presumevamo, sia alle autorità Giudiziarie sia a quelle Garanti, che hanno chiaramente, come ci dicono i giornali e la stampa, valutato le posizioni di Bignami.
Il risultato è stato ottenuto, e questo ci rende contenti, ma ancora una volta assistiamo a una figuraccia dei cinque stelle, che, con un anno di ritardo su altre forze politiche circa i temi trattati, pretendono anche di avere la Palma della vittoria, senza preoccuparsi del contenuto concreto del risultato.
Al M5S non interessa più che Lorenzi sia dimissionario e che abbiano vinto la trasparenza e i parametri di legge ma interessa solo che la vittoria sia la loro.
Cari grillini, non avete capito come si fa opposizione, e fate rimpiangere quei tempi in cui le opposizioni, pur da colori diversi erano unite.
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