Imola è la città del paradosso!
Da una parte vantiamo innumerevoli eccellenze sportive, come i diversi sportivi alle olimpiadi in varie discipline che con dedizione ottengono grandissimi risultati allenandosi di continuo (si pensi solo al nuoto, dove Imola é stata condotta egregiamente a Rio dalla imolese Polieri e la Conselicese Zofkova che si allena sempre con le società imolesi); dall’altro lato invece la Giunta comunale non fa altro che bastonare e atrofizzare lo sport in ogni sua forma.
Si è deliberato che le tariffe degli impianti sportivi aumenteranno del 10-15%.
Anzitutto è una azione che offende lo sport agonistico che ci ha sempre ricondotto grandi successi, portando Imola nel mondo. Mette in difficoltà le società sportive.
In secondo luogo, è un ulteriore spregio delle condizioni delle famiglie: permettersi di fare sport diventerà sempre maggiormente un lusso per pochi. Chi ha più figli da portare in impianti sportivi, deve fare dei debiti per permettere loro un po’ di movimento?
In terzo luogo, la cosa che ormai non mi scandalizza più è questa: il consiglio comunale ancora una volta viene ignorato. Anche se è una delibera che non deve passare dall’aula più importante della città, si poteva comunque informare il consiglio comunale e i consiglieri, evitando di prendere le solite decisioni nelle stanze più recondite del palazzo comunale.
Perché non si permette al consiglio di dire la propria ed influire su queste decisioni?
Lo sport è sempre stato un polmone della Città di Imola.
Non si può accettare una decisione calata dall’alto.
Nella funzione di consigliere comunale, non mancherò di chiedere a chi di dovere, la situazione economica degli impianti sportivi, sperando di ottenere un risposta seria e onesta sulle rendicontazioni economiche ed i bilanci, correderò questa domanda attraverso un documento da depositare in consiglio quanto prima.
Lo sport deve essere un diritto, non il motivo per cui indebitarsi con tariffe salassate.
Cons. NICOLAS VACCHI
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