Circa le tariffe degli impianti sportivi che aumenteranno dal 10-15%, fino ad un 35% per gli over 65enni (provvedimento contro ogni politica Europea e dell’Organizzazione mondiale della sanità), Insieme si vince ha già espresso grosse perplessità.
È un provvedimento contro l’agonismo, contro lo sport dei giovani e degli anziani, è una decisione che mette in ginocchio le famiglie che decideranno di mandare i figli a correre lungo il Santerno se le rette sportive aumenteranno troppo.
Come ormai è consuetudine, il Consiglio Comunale ancora una volta è stato ignorato. Anche se è una delibera che non deve passare dall’aula più importante della città, si poteva comunque informare il consiglio comunale e i consiglieri, evitando di prendere le solite decisioni in modalità “carbonare”.
Quel che è certo è che esiste una deliberazione presa a maggioranza, e che probabilmente ad essa hanno partecipato tutti fra assessori competenti, dirigenti e rappresentanti delle varie realtà.
La domanda è: nel bailamme di tutta questa vicenda, non è che c’è qualcuno che fa lacrime da coccodrillo? Ovvero, non è che qualcuno fa passare come scelta sbagliata o comunque obbligata, un provvedimento a cui ha votato favorevolmente?
Ho già detto che per mia competenza chiederò lume sulla posizione economica degli impianti sportivi, sperando di ottenere un risposta seria e onesta sulle rendicontazioni economiche ed i bilanci, correderò questa domanda attraverso un documento da depositare in consiglio quanto prima.
Ma prima di questo chiederò formalmente al Presidente della commissione IV (salute, sport, politiche sportive etc.) di convocare immediatamente una adunanza dei commissari alla presenza dell’assessore Tronconi e dei rappresentanti del mondo sportivo al fine di ascoltare le loro posizioni e capire bene a chi attribuire questo aumento sconsiderato delle tariffe.
Lo sport deve essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi.
Cons. NICOLAS VACCHI
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