Gli stati generali della sanità andavano fatti prima di prendere delle decisioni e non adesso. Oggi ormai il tema “fusione” verosimilmente mascherato col bel gergo “integrazione” è un fatto compiuto, ed i dipendente dell’ASL, i sindacati, gli utenti dei servizi sanitari devono accettare quello che viene disposto dalle alte cattedre degli incontri pubblici, che oggi possono solo avere valore informativo e non riusciranno certo ad avere alcun tipo di incidenza su decisioni già prese.

Rinunciamo a parte della autonomia? Così dice il dottor Rossi, la domanda è quanta ne cediamo effetrivamente? I servizi verranno garantiti sul territorio oppure occorrerà portare il paziente a chilometri di distanza dall’altra parte dell’area metropolitana? Alle liste di attesa cosa accadrà? Quale è l’interesse generale di cui si è lungamente parlato? È l’interesse di Imola o di Bologna?

Sono tutti quesiti a cui Manca potrà dare tutte le risposte che vuole, ma rimarranno irrisolti finché non si vedrà il lato pratico delle scelte che verranno assunte, con o senza il consenso dei cittadini.

Cons Nicolas Vacchi Presidente g.c. forza Italia