Negli scorsi giorni si è preso atto che la Giunta regionale dell’Emilia Romagna sta valutando la riattivazione della linea ferroviaria Budrio-Massalombarda in quanto la commissione Ambiente, territorio e mobilitá ha approvato il 16 novembre u.s. una risoluzione in cui si impegna il governo regionale “a proseguire il confronto con le altre istituzioni e i diversi soggetti interessati nel progetto per il diretto ripristino della linea, a valutare, laddove esistano le condizioni tecniche ed economiche che rendano ipotizzabile l’intervento, l’opportunità di rivedere lo studio di fattibilità e a salvaguardare la necessità di mobilità dei residenti attraverso approfondimenti specifici”.

In passato la tratta ferroviaria era attiva fino agli anni ’60 e collegava, così come collegherebbe in futuro, Bologna direttamente a Ravenna formando la tratta Ravenna-Lugo-Massalombarda-Bologna, passando per Medicina, Sesto Imolese, ed altre località situate strategicamente sull’asse interessato dalla tratta medesima.

Personalmente, sentendo anche i membri della consulta delle frazioni e i cittadini residenti nella frazione di Sesto Imolese, ritengo che la riapertura di tale tratta avrebbe diversi vantaggi, fra i quali quello della riduzione del livello di inquinamento e la riduzione del traffico automobilistico su strade nevralgiche come la Strada San Vitale.

La frazione del Comune di Imola principalmente interessata a tale tratta è ovviamente Sesto Imolese, ma è evidente che non si esclude un beneficio reale per tutti coloro che abitano a nord della zona industriale, infatti tale tratta collegherebbe strategicamente tutti i cittadini residenti nelle frazioni della bassa con le località limitrofe.

Come già detto, il provvedimento regionale sta vedendo l’interesse di molti cittadini e soprattutto dei rappresentanti nella Consulta delle Frazioni, che vedono una nuova opportunità nella riapertura della tratta, benché sul piano infrastrutturale la stazione di Sesto Imolese è stata lasciata in uno stato di degrado e di abbandono che ne richiederebbe ad oggi una riqualificazione complessiva.

Per non perdere tempo, e valutati tutti i benefici possibili e le nuove opportunità che la regione profila, ho depositato un atto con il quale impegno il Sindaco e la Giunta a farsi parte attiva presso la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna perché venga ripristinata la tratta Budrio Massalombarda, di collegamento fra le province di Bologna e Ravenna, e di passaggio da Sesto Imolese. Inoltre ho chiesto a Manca di sensibilizzare gli organi competenti ad una riqualificazione della Stazione ferroviaria posta nella frazione di Sesto Imolese sita in via Marughetta in fronte a Via Stazione di Sesto, individuando i fondi necessari per la realizzazione dell’opera infrastrutturale ferroviaria, e, non meno importante, ho chiesto di impegnare la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna affinchè istituisca per la tratta in questione almeno la fermata nella stazione Centrale di Sesto Imolese (sita in via Marughetta), valutando però l’eventualità di ulteriori fermate lungo il tratto che possano interessare le località della campagna di Sesto Imolese (via Raggi), Balìa (all’intersezione con la Via Ladello), Cantalupo (Via Rondanina), territori sul comune di Imola.

Credo sia un modo serio e realistico di affrontare un desiderio ed una esigenza dei cittadini residenti nella frazione, che sarebbero entusiasti di avere un mezzo simile che collega in tempi rapidi le province di Bologna e Ravenna.

Sesto Imolese non può continuare ad essere dimenticata, gli altri sindaci interessati, come Onelio Rambaldi di Medicina, si sono già ampiamente mobilitati per ottenere quanto utile alle loro comunità. È ora che Manca provveda allo stesso modo e ottenga almeno un risultato concreto per Sesto Imolese.

Cons. Nicolas Vacchi
Presidente gruppo consiliare Forza Italia
Consigliere Comunale di Imola (BO)

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