NICOLAS VACCHI (FDI): IMOLA NEL 2025? IL SINDACO PANIERI RACCONTA UN LIBRO DELLE FAVOLE.

Per capodanno, il sindaco Panieri le spara talmente tanto grosse che fanno un botto più forte dei fuochi d’artificio.
Il 2025 secondo Panieri è un libro delle favole, connotato da ambizione e a tratti da arroganza.

Intanto diamo il “ben svegliato” al primo cittadino che dopo quasi un quinquennio di governo della città si accorge che esistono le fragilità sociali, i bisognosi, le famiglie in difficoltà. Panieri sembra giustificare la propria “latitanza” sul Welfare dicendo che si è prima occupato di investimenti, arrogandosi meriti che non ha. Difatti, tengo a ricordare che molta parte degli investimenti in città per milioni e milioni provengono da soldi del PNRR e fondi post-alluvione e che in massima parte sono merito, da oltre un biennio, dell’attuale Governo Meloni a guida Fratelli d’Italia.
È da lungo tempo che come Fratelli d’Italia guardiamo con preoccupazione all’urgenza abitativa, le famiglie fanno molta fatica a trovare alloggi in affitto e a prezzi ragionevoli, ma davanti a questo problema il sindaco parla non dicendo e tace piuttosto su quelle che dovrebbero essere le soluzioni che l’amministrazione dovrebbe portare avanti:dilettantismo allo stato puro di chi non conosce la comunità realmente, di chi ormai vive in trono a a palazzo e scende in strada solo per delle inaugurazioni.

È un libro dei sogni quello di Panieri, che a tratti è più simile ad un album fotografico, data l’ingente mole di foto e selfie quotidiani con cui ci ammorba da un mandato intero.

Annunci, foto, e selfie per quanto riguarda il nuovo ponte sul Santerno, che -come ho già potuto dire- è una promessa antica, non mantenuta dal Partito Democratico che ha la responsabilitá politica di tempi biblici, impegni non mantenuti e lungaggini burocratiche da più mandati delle Sinistre fino ad oggi; lo stesso vale per la messa in sicurezza del tratto urbano sul lungofiume Santerno, opera che doveva già essere realizzata e messa a disposizione della comunità da diverso tempo, vista la tempestività del governo Meloni nell’erogare molte risorse.

Il sindaco Panieri dimostra di aver visto un film per radio anche sul tema del rilancio del centro storico, dove nei documenti programmatici approvati poco prima di novembre ha dichiarato addirittura di voler ridurre il centro storico a un hub non meglio identificato. Non si rende conto che i problemi di sicurezza, parcheggi, decoro urbano, devono andare di pari passo con proposte attive dell’amministrazione, che fino ad oggi è stata in grado solamente di inventarsi i siti dressing per pitturare le serrande delle decine e decine vetrine sfitte.
Incentivi economici, riduzione della pressione fiscale, premiate iniziative di cashback in una rete di commercianti del centro storico e delle frazioni, sarebbero soluzioni importanti. Ma zero tondo.

L’unica cosa che emerge dall’intervista di Panieri sembrerebbe il suo interesse per il poltronismo, con particolare riferimento alle nuove nomine e ai rimpasti di Giunta, e sembra che con fatica riesca ad annunciare che dovrà rinunciare a qualcuna delle decine di deleghe assessorili che ha arrogato a se stesso, dimostrandosi un sindaco accentratore e politicamente inconsistente.

5/1/25