BIGNAMI-VACCHI: “DAVVERO NECESSARIO L’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI IMOLA”?

BIGNAMI-VACCHI: “DAVVERO NECESSARIO L’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI IMOLA”?

Alla luce della recente sentenza del TAR che ha stoppato la sopraelevazione della discarica di Imola, quali riflessioni intende aprire la Regione? A chiederlo è Galeazzo Bignami, capogruppo regionale di Forza Italia, in una interrogazione rivolta alla giunta regionale anche a seguito delle dichiarazioni dell’assessore Gazzolo che ha confermato l’autosufficienza della Regione nonostante lo stop dell’impianto Tre Monti.
“Se è vero che gli obiettivi della raccolta differenziata stabiliti dalla normativa regionale saranno raggiunti in tempi relativamente brevi – dice Bignami -, allora la Regione tenga in debito conto la sentenza del TAR anche per la procedura di VIA ancora in corso sul progetto di ampliamento e prenda in seria considerazione la possibilità di stralciare il sito imolese dal piano rifiuti regionale”.
Bignami ricorda poi di aver già richiesto con specifico accesso agli atti “di poter visionare l’atto di indirizzo politico con il quale il Comune di Imola, ConAmi, Provincia o altri enti preposti, mettevano nero su bianco la necessità di ampliare proprio il sito imolese, che ha oltre 40 anni di vita, giustificandone la strategicità nel piano di rifiuti regionale. A tale richiesta veniva fornita solo una generica risposta sulla presenza di tali dati all’interno del piano rifiuti regionale nel quale, tuttavia, non si esplicitano nel dettaglio le motivazioni legate alla necessità di un ampliamento del sito Tre Monti a fronte comunque di un calo stimato della produzione di rifiuti urbani”.
Anche il capogruppo di Forza Italia a Imola, Nicolas Vacchi, aveva richiesto gli stessi atti senza ricevere risposta. “A questo punto continuiamo a nutrire forti dubbi sulla reale necessità di ampliare questo impianto – dice Vacchi -. Se poi è vero che questo atto di indirizzo, come informalmente ci è stato riferito, risalirebbe al 2004, ancor più ci chiediamo se una decisione assunta nel 2004 possa valere ancora oggi, con le nuove politiche in atto sulla raccolta differenziata. Quantomeno avremmo dovuto disporre di un atto di indirizzo più recente a fronte di un contesto ambientale e normativo fortemente mutato”.

Leave a Reply

Your email address will not be published.