Carissimi
Non essendo amante delle polemiche né degli inciuci di palazzo, né tanto meno di piccoli tranelli nascosti dietro domande forzatamente furbesche, mi corre l’obbligo, visto la mia posizione, di spiegare alcune cose.
Come prima cosa per rispondere a qualcuno che probabilmente non segue la vita politica imolese ma che al contrario preferisce ciarlare, io alle ultime elezioni ho avuto 203 preferenze personali all’età di 18 anni e mezzo ed essendo alla mia prima esperienza elettorale al contrario di altri presunti fantomatici leader che al primo confronto elettorale a stento hanno raggiunto le 90 preferenze. Sono pertanto stato legittimamente votato nelle liste elettorali del 2013 e insediato in Consiglio Comunale nel febbraio scorso, poiché ero il più votato della civica.
Ciò detto, l’unanime scelta di porre fine al rapporto tra Insieme Si Vince e il sig. Zucchini non è stata sicuramente monocratica, ma bensì l’intero gruppo, sia quello storico che i nuovi arrivati hanno unanimemente deciso affinchè ciò accadesse, il tutto è avvenuto dopo avere tentato più volte e per diversi mesi di intraprendere una pacifica risoluzione tra le divergenze fra tutti noi e Zucchini. Tutte le azioni hanno rispettato lo statuto e le carte che da sempre reggono la nostra Associazione politica.
Leggo tra articoli e commenti di persone male informate, di un tale fondatore, creatore, ideatore di questo movimento politico, al contrario -giusto per coerenza- è bene che tutti sappiano che dietro Zucchini “front man” vi era costantemente un gruppo preparato e competente che si è occupato della campagna elettorale, della creazione e messa in opera del simbolo di Insieme Si Vince, dei banchetti in piazza e di tutto quanto riguardasse lo stesso movimento politico.
Zucchini -e sfido chiunque a smentirmi- non ha mai fatto nulla da solo.
Tutti le attività, tutti i comunicati stampa, tutti gli incontri, i video, le istanze, il cui prodotto è presenti sui social network o sulla stampa sono stati organizzati, preparati, curati, pubblicati, comunicati, filmati, proposti e redatti da persone addette, ciascuna nel proprio singolo incarico e deputata ad occuparsi di ogni campo di competenza.
Pertanto, per onore di cronaca, va detto che indubbiamente questo signore ha dato un contributo importante al movimento politico, ma come hanno fatto e continuano a fare uomini come Manuel Marcorello, Marcello Mansouri, Luca Bordi, Marco Benini, Filippo Morara e decine di altre persone che pur impegnati come professionisti, madri di famiglia, medici in prima linea, etc, contribuiscono al mantenimento, allo sviluppo e alla divulgazione delle idee di Insieme Si Vince.
Sono altresì dispiaciuto che questo signore continui a dire di essere stato avvisato dalla stampa della sua espulsione. Ci sono due raccomandate a disposizione di tutti, con ricevute di ritorno, opportunamente inoltrate nel rispetto dei termini, e debitamente giunte a destinazione, che lui stesso ha ricevuto, come tutti gli altri soci, e nelle quali era riportato in maniera chiara luogo, data ed ora della convocazione nonché l’ordine del giorno. Se si fosse scomodato a venire alle riunioni, come tutti gli altri, avrebbe decisamente dimostrato interesse ma soprattutto rispetto per il movimento e per tutti noi.
La scelta di Roma non nasce né da delirio di onnipotenza né tanto meno da chissà quali altre occulte ragioni, ma perché l’avvocato del movimento politico e della associazione più volte intervenuto al fianco del medesimo Zucchini ha studio legale in Roma.
Quindi eliminando complotti e complottini ed essendo l’avvocato, come il medico, di fiducia sobbarcandoci di altre spese, ognuno per proprio conto, ci siamo recato in Roma, poiché era previsto che ivi si tenesse Assemblea Straordinaria.
Chiaramente il sig. Zucchini non ha voluto pregiarci della sua presenza né il giorno 5 né il giorno 21, non ha fatto pervenire alcuna comunicazione atta a giustificare le sue assenze, né tanto meno all’indomani della prima assemblea straordinaria ha chiesto copia dei verbali o quanto meno informazioni verbali sulla medesima.
Questo è servito ad avvalorare l’idea di tutti ed ovvero dello scarsissimo interesse che ormai lo stesso aveva per il movimento. Disinteresse ormai già corroborato dalle sue volontarie dimissioni prima da consigliere a febbraio, poi in seguito da presidente a fine maggio, e dalle sue azioni.
Non voglio dilungarmi oltre, perché l’argomento in questi giorni è stato trattato e trattato ancora, tengo solo a precisare che ognuno di noi, nel proprio intimo, conosce gli avvenimenti che ci accadono, pertanto, anche se qualcuno tenta di “furbeggiare”, conosce pienamente le motivazioni degli accadimenti, ma a volte sarebbe meglio tacere, facendo così più bella figura, piuttosto che negare l’evidenza.
Certo di dare voce a tutti coloro che attivamente sono impiegati nel nostro movimento politico, ringrazio per la cortese attenzione.
Nicolas Vacchi
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