NICOLAS VACCHI (ISV): CHIAREZZA SULLA DESTINAZIONE DEI FONDI EUROPEI IN AIUTO AI PROFUGHI

Il circondario imolese vanta di essersi piazzato al decimo posto di una graduatoria scarsamente partecipata dagli enti locali italiani (solo 221 domande complessive) che gli ha consentito di ottenere 643mila euro per i profughi da accogliere. Progetto che peraltro parte da fondi europei che il ministero degli interni ha poi “girato” agli enti locali richiedenti.

Il tema dell’accoglienza dei profughi e richiedenti asilo è molto delicato, e troppo spesso la politica cade nella banalità. Da un lato gli esasperati assistenzialisti delle estreme forze di sinistra che ritengono giusto aiutare tutti indiscriminatamente e senza limiti di tempo. Dall’altro le forze politiche estremiste di destra che rivendicano una posizione praticamente razzista, che rievoca altri tempi di odio e divisione.

La posizione di una forza moderata come Insieme Si Vince tende invece ad essere una posizione di attenzione ai fenomeni sociali ma soprattutto la nostra attenzione va a vantaggio degli Italiani, e del ceto medio scivolato verso una posizione di “nuova” povertà, sia prestando attenzione ai fenomeni migratori.

L’accoglienza deve essere fatta su un terreno di formazione dell’essere umano, altrimenti non è accoglienza ma è viziare e mantenere gente, senza progetti o scopi sociali.
Non si può pensare sempre e solo ad accogliere, negando la posizione di tutti quegli italiani, cittadini e contribuenti alle casse statali, che hanno perso il lavoro, che sono in difficoltà economica, che non arrivano alla fine del mese, che non riescono a sostenere ed educare i figli.

Uno stato che prima pensa alle proprie famiglie, all’incremento del lavoro e dunque della ricchezza, uno stato che economicamente e istituzionalmente funziona, accoglie meglio.
Uno stato che è in una condizione interna ed economica non ottimale, non sarà in grado di accogliere bene, se non intavola un protocollo serio.

I richiedenti asilo si devono aiutare per un certo tempo, non solo con mezzi economici, ma attraverso a un inserimento nella società e nel mondo del lavoro, una rieducazione umana e personale, altrimenti non servirà nulla l’aiuto economico in sé stesso, e la colpa della scarsa integrazione di questa gente sarà delle Istituzioni e degli enti incapaci di realizzare veri progetti di indipendenza sociale e lavorativa per queste persone.

Nello specifico, mi domando in che modo il Nuovo Circondario Imolese intende spendere oltre seicentomila euro, posto che il numero di profughi da accogliere sarà fra i 15 e i 30 distribuiti su Imola e Castel San Pietro Terme. La cifra risulta esorbitante rispetto al numero di persone coinvolte nel tipo di aiuto. Per questo presenterò un documento in consiglio comunale a Imola al fine di comprendere che fine fanno questi soldi e come essi vengono investiti in questi progetti.

CONSIGLIERE NICOLAS VACCHI
PRESIDENTE DEL GRUPPO INSIEME SI VINCE

Leave a Reply

Your email address will not be published.