Da Forza Italia a Fratelli d’Italia, lungo la strada tracciata dal deputato Galeazzo Bignami. Eccolo il percorso del 26enne Nicolas Vacchi, ex consigliere comunale di centrodestra che lo stesso Bignami aveva convinto, ad agosto 2017, a entrare nelle file degli azzurri.
Vacchi, cosa significa questo passaggio da FI al partito di Giorgia Meloni?
«Coerenza ai valori del centrodestra e rispetto per un percorso condiviso con Bignami in un partito che vuole portare avanti i concetti di unità nazionale tenendo fissi dei valori per me imprescindibili: difesa delle radici cristiane, della Patria come terra delle nostre comunità e della famiglia naturale da chi vuole demolirla».
Si aspetta critiche per il suo ingresso in FdI dopo essere stato in FI e prima ancora civico?
«Per ora ho sentito solo persone che continueranno ad appoggiarmi in quanto sostenevano la mia persona, al di là delle appartenenze partitiche. Di questi tempi, sono altri a doversi preoccupare: quelli che sosterranno governi assieme a coloro i quali davano contro ogni giorno. E questo non potrà non creare imbarazzi a livello locale».
Chi la seguirà in questa avventura?
«Il gruppo ormai storico di ragazzi cresciuti con me, una cinquantina di forzisti tra Imola e circondario, con quasi tutti i coordinatori comunali e i capi dei dipartimenti tematici. A Castel San Pietro, il consigliere comunale Giovanni Bottiglieri. A me interessa continuare a lavorare sul territorio per dare un’alternativa. E non mi sembra di parlare diversamente da quando ero civico».
Negli ultimi tempi FdI aveva cominciato a strutturarsi anche sul territorio imolese. Quali sono i suoi rapporti con i vertici locali del partito della Meloni?
«Buonissimi e già testati nel periodo delle amministrative. Ho sempre stimato Maria Teresa Merli, Umberto Giannini e Donatella Marchetti. Dovremo lavorare tutti insieme per una Regione diventata contendibile».
Alle ultime amministrative lei rimase fuori dal Consiglio comunale per un pugno di voti. Come valuta questo primo anno di governo del M5s?
«Non posso che dare un giudizio negativo. Quell’isolamento istituzionale nel quale si trova oggi Imola è dovuto a tutta la loro inesperienza. E anche le persone che un anno fa supportarono i 5 stelle oggi sono ben deluse da questa amministrazione».
Enrico Agnessi, “Il Resto Del Carlino”