Fratelli d’Italia guarda con preoccupazione a una situazione che riguarda la costituzione di comunità solari nei territori di Castel San Pietro Terme e Casalfiumanese.

Pur essendo favorevoli ai temi dell’ecologia e all’importante lavoro svolto dalle comunità energetiche, poniamo una questione di metodo.

Nel tardo pomeriggio del 16 maggio è arrivata la convocazione del Consiglio Comunale di Castel San Pietro, all’odg compare un provvedimento urgente e improrogabile: costituzione della comunità energetica
rinnovabile “IN.COMUNE”.
Questo provvedimento sembra inserito all’ultimo momento nell’elenco degli oggetti da votare in Consiglio Comunale, come gruppo di Fratelli d’Italia, ci chiediamo dove siano l’urgenza e
l’improrogabilitá.
A Castel San Pietro, così come a Casalfiumanese dove sta accadendo qualcosa di analogo per il giorno successivo, pare più il solito tema per uno spot elettorale in salsa democratica.

In particolare per quanto attiene a Castel San Pietro, già dal 16 giugno 2023 (un anno fa!) sul sito del Comune appariva la notizia: “Comunità energetiche rinnovabili: 50mila euro dalla Regione per il progetto di Castel S. Pietro Terme”.
Nella delibera regionale approvata venerdì 16 giugno, il progetto castellano riceverà un contributo di
50mila euro su un totale di 60.375 euro previsti per l’investimento.
Il 14 luglio 2023 sempre sul sito del Comune veniva pubblicato l’avviso che era stata prorogata al 15 ottobre
2023 compreso la scadenza per la possibilità di inviare la manifestazione di interesse alla costituzione di
una comunità energetica rinnovabile.
Poi per sette mesi il progetto che fine fa?
Forse rimane in un cassetto.
E difatti, nella documentazione che
viene fornita per il prossimo Consiglio appare il documento di fattibilità, formato da semplici slide,
realizzato in questo ultimo mese.
Si legge nello studio di fattibilità: “Questo documento è la base per una presentazione orale, senza la quale ha quindi limitata significatività e può dar luogo a fraintendimenti”.
Esaminando la presentazione compaiono diverse note con richiami che non danno sicuramente certezze
su un investimento di circa 200.000 euro; si parla di stime che di conseguenza saranno da verificare con approfondimenti successivi sulle fattibilità tecniche di realizzare degli impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili comunali.
Come si legge sulla proposta, che viene portata in votazione, con determinazione dirigenziale della
Regione Emilia-Romagna n. 15375 del 13/07/2023, il termine di conclusione della fase 2, costituzione
della comunità energetica, deve avvenire entro il 12/07/2024 per il perfezionamento della richiesta di contributo.

L’Amministrazione è rimasta immobile fino ad oggi poi a venti giorni dalle elezioni amministrative
presenta di corsa questo provvedimento che impatta sia sugli immobili comunali con costi di
realizzazione, di manutenzione e di produzione energetica non chiari ma solo stimati da verificare.
I Consiglieri Comunali che rappresentano a Castel San Pietro la comunità politica di Fratelli d’Italia per i motivi esposti voteranno contro al modo di presentazione di questo provvedimento.

Analoga situazione si verifica a Casalfiumanese dove casualmente il “carattere d’urgenza e improrogabilitá” sembra travolgere il Sindaco Poli che convoca l’aula a poco più di due settimane dal voto.

Fermo restando l’ottimo lavoro delle comunità solari, che in altri territori, tramite un processo partecipato dal basso, svolgono un prezioso contributo in una dimensione ecologica realistica, restiamo basiti dal fatto che il PD a Castel San Pietro e Casalfiumanese, due degli otto comuni al voto nel Nuovo Circondario Imolese, operi in questo modo, dimostrando una assoluta mancanza di programmazione e di rispetto della dialettica istituzionale.

Così Nicolas Vacchi, Vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Collina coordinatore FDI Castel San Pietro, Stefania Rovatti, candidata sindaco in quota FDI a Casalfiumanese.