Ieri sera si è svolto il secondo Consiglio Comunale.
Il centro dell’attenzione è stata la discussione sulla riforma dello statuto del Circondario, lo si vuole fare somigliare ad un unione di comuni, ma solo per legittimare l’assunzione di un direttore generale.
Peccato che il Circondario è sempre stato un caso unico, un ibrido tra un unione ed un ente a se, con ingerenze nella vita tra i comuni superiori ad una semplice unione ma senza le competenze di una provincia… diventando un ente a se che da l’impressione di essere solo una provincia che non ci ha creduto abbastanza, risultando spesso inutile se non addirittura dannoso.
Premesso che auspichiamo per il nostro circondario di divenire presto un’unione di comuni, come nel resto d’Italia, la riforma dello statuto che è stata portata in Consiglio ieri rende sì l’organizzazione della giunta (e solo quella) simile a quella di un unione, ma sembra essere fatta solo per legittimare l’assunzione del direttore generale
Ho ribadito in aula che questa riforma è stata un’occasione mancata per sanare una situazione unica in Italia, soprattutto alla luce del fatto che non sia stato toccato l’articolo 2 dello statuto, che prevede l’impossibilità per i comuni di uscire dal Circondario.
L’ente sui generis continua ad essere tale, cambia di poco la forma ma non la sostanza.
Ovviamente la maggioranza non la pensa allo stesso modo e pertanto vigileremo, ho già annunciato che presenteremo un’interrogazione al fine di conoscere quanto peserà questa assunzione, a nostro avviso inutile, sulle casse del circondario in generale e a Castel del Rio in particolare.
Gigi Iervolino
Responsabile Fratelli d’Italia per la Vallata del Santerno
Capogruppo Centrodestra per Castel del Rio