Siamo sempre più convinti del fatto che l’affidamento della gestione della discarica Tre Monti debba seguire l’iter della procedura a evidenza pubblica. A fine agosto avevamo presentato due interrogazioni, presso la Regione e presso il Comune di Imola chiedendo, in buona sostanza, se la modalità di affitto del ramo d’azienda relativo al servizio smaltimento rifiuti fosse coerente con la normativa vigente.
Ebbene, dopo averci risposto che il contratto è stato siglato “in tempi risalenti” – e su questo non avevamo dubbi dato che il primo contratto è del 2001 – ci è stato risposto testualmente che “la tipologia di tale contratto, così come descritta nell’interrogazione, non parrebbe conforme alla normativa attualmente vigente” e che “la necessità dell’espletamento di una procedura a evidenza pubblica per l’affidamento della gestione dell’attività di smaltimento in questione si pone quindi ora in termini prospettici per il futuro, sulla base delle norme statali e regionali sopravvenute e delle valutazioni di Atersir”.
Una risposta sibillina che vorrebbe giocare sui “parrebbe” probabilmente per non affrontare i veri problemi. Da un lato, il fatto che siamo in presenza di un contratto di affitto di ramo d’azienda con validità fino al 2040, dall’altro il riferimento a generiche valutazioni di Atersir già in forte ritardo sull’emissione del bando per l’affidamento del servizio rifiuti nel bacino di Bologna.
In ogni caso, ferma restando la complessità della materia, il nostro ruolo di controllo impone che sia fatta chiarezza sull’argomento, soprattutto a causa dei tentennamenti che percepiamo da parte del Comune e della Regione. Pertanto, abbiamo intenzione di presentare un nuovo esposto all’ANAC chiedendo di chiarire se si debba procedere, o meno, senza ulteriore indugio, all’indizione di una gara pubblica per l’individuazione del gestore della discarica. In considerazione del fatto che è stata presentata proposta di ampliamento della discarica Tre Monti di Imola da parte di ConAmi ed Herambiente, abbiamo anche chiesto se sussistano le condizioni per dichiarare eventualmente nullo il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, tenuto conto che il progetto è stato presentato congiuntamente da ConAmi (proprietario) e Herambiente (gestore).
Nell’esposto citiamo anche un parere del 2013 della Corte dei Conti nel quale si chiarisce che gli affidamenti relativi ai servizi pubblici locali non conformi alla normativa europea devono essere oggetto di una sorta di “autoannullamento” da parte dell’Amministrazione affidante, “pena la cessazione ex lege dell’affidamento in essere alla data del 31 dicembre 2013”. Successivamente la normativa ha introdotto una proroga fino al 31 dicembre 2014 e non sembra che altre proroghe siano intervenute in merito.
Tutto ciò perché ci pare abbastanza inverosimile che si debba attendere il 2040 per vedere espletata una gara a evidenza pubblica per l’affidamento di una discarica che, a parere nostro, dovrebbe avviarsi verso il “fine vita” invece di essere continuamente resuscitata a colpi di sopraelevazioni e ampliamenti.
Galeazzo Bignami presidente Gruppo Forza Italia Assemblea Legislativa – Regione Emilia-Romagna
Nicolas Vacchi presidente Gruppo Forza Italia Comune di Imola