DICHIARAZIONE DI APERTURA
IL CONSIGLIO METROPOLITANO
Come capogruppo in Consiglio Metropolitano per il gruppo Uniti per l’Alternativa, a nome mio e dei colleghi consiglieri Angela Bertoni, Simone Carapia ed Alessandro Santoni, intendiamo proporre la seguente dichiarazione di apertura.
Consideriamo assurdo, immotivato e politicamente scorretto l’attacco politico di Matteo Lepore, Sindaco Metropolitano e della Città di Bologna, nei riguardi di alcuni colleghi consiglieri eletti del comune di Bologna, i quali, domenica pomeriggio u.s., in modo lecito ed in virtù delle loro prerogative di eletti nelle Istituzioni, hanno deposto una corona in ricordo dei martiri delle Foibe, nel contesto della manifestazione, debitamente segnalata ed autorizzata, come confermato dalla Questura di Bologna.
La comunità politica di Fratelli d’Italia, a cui aderiamo anche noi quattro consiglieri metropolitani del gruppo “Uniti per l’alternativa”, organizza questa fiaccolata da ben oltre un decennio.
Questa iniziativa viene sempre pubblicizzata e chiunque può aderire: da sempre sono stati i benvenuti anche componenti di altri schieramenti politici.
Nonostante il carattere pacifico della commemorazione, ci riferiscono che i cittadini radunati per l’evento siano stati oggetto, asseritamente, di intimidazioni e persino parrebbe di minacce di morte da parte di alcuni soggetti che sarebbero legati a note aggregazioni sociali.
Durante quei momenti concitati, sarebbero stati esplosi fuochi d’artificio con l’intento di spaventare i partecipanti che si trovavano lì, i quali avevano l’unico scopo di rendere pacificamente e legittimamente omaggio ai martiri delle Foibe, alla vigilia del Giorno del Ricordo.
Riteniamo gravissimo che Matteo Lepore, che è anche Sindaco dell’intera area metropolitana, abbia forse e verosimilmente travisato i fatti, pare anche arrivando ad accusare chi ha manifestato pacificamente, senza però spendere una parola di condanna per il comportamento di chi, al contrario, a Bologna, pare assumere comportamenti contrari alla libertà di espressione e manifestazione e pare minacciare di morte altri cittadini.
Era difatti di palmare evidenza che la corona deposta all’esterno del Comune di Bologna sarebbe stata danneggiata o distrutta; per questa ragione è stata messa al sicuro all’interno del palazzo comunale.
Come Gruppo Metropolitano di “Uniti per l’alternativa”, espressione istituzionale di Fratelli d’Italia in questa sede, abbiamo inteso formulare l’odierna e presente dichiarazione di apertura in questa adunanza del Consiglio Metropolitano, per esprime piena solidarietà ai colleghi eletti in comune a Bologna, ai giovani di Gioventù Nazionale e ai cittadini che si sono sentiti minacciati. Vogliamo in particolare ribadire la nostra vicinanza alle Associazioni e alle famiglie degli esuli.
Ci auguriamo che il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana Matteo Lepore riveda la propria posizione anche in questa assise, aderendo alle medesime espressioni di vicinanza e solidarietà verso i colleghi eletti in comune a Bologna, ai giovani di Gioventù Nazionale e ai cittadini astanti, e di ferma condanna verso coloro che hanno posto in essere i comportamenti sopra descritti connotati da senso sterile di protesta.
In ogni caso ci dispiace constatare che, ancora una volta, a Bologna ci siano delle “porte chiuse”; ancora peggio, che a essere chiuse possano essere quelle del Comune: la casa di tutti i bolognesi.
Il nostro Gruppo non si farà mai intimidire da nessuno e continuerà a stare al fianco di chi si impegna a tenere viva la memoria del Giorno del Ricordo, affinché questa tragica pagina della nostra storia non venga mai dimenticata.
Così Nicolas Vacchi capogruppo in città Metropolitana di Bologna, insieme ai colleghi Angela Bertoni, Simone Carapia, Alessandro Santoni, per il gruppo Uniti per l’alternativa.
Avv. Nicolas Vacchi
Consigliere Metropolitano
Presidente del Gruppo “Uniti per l’Alternativa”