“La situazione del corso del fiume Santerno ad Imola desta notevole preoccupazione.
Dopo gli eventi alluvionali di maggio scorso, risulta che gli argini del fiume siano ancora vulnerabili. Gli interventi ordinari e di somma urgenza, in molti tratti del fiume, non sono stati eseguiti e non non si comprende quali ne siamo le motivazioni.
Abbiamo constatato di persona la pericolosità di alcuni punti lungo il corso del fiume, nell’imolese, in prossimità di terreni privati e proprietà immobiliari.
Ci siamo attivati per portare all’attenzione degli enti competenti, in particolare regione Emilia-Romagna e Comune di Imola, questa situazione, chiedendo conto del perché non si sia ancora garantita la tranquillità a chi risiede in quei luoghi, in modo da poter ritornare a vivere la quotidianità in sicurezza. Gli strumenti per agire in somma urgenza esistono ed il Governo ha garantito le risorse, tutte le altre chiacchiere stanno a zero e, siccome i fatti parlano chiaro, è ora che anche l’amministrazione imolese renda conto del proprio operato, cosa si è fatto o non si è fatto, senza alzare inutili vittime di fumo e polemiche strumentali”
Pretendiamo dalla giunta attenzione particolare, verso quelle frazioni della media e bassa pianura, quali San Prospero, Sesto Imolese, Sasso Morelli e Spazzate Sassatelli, oltre che ovviamente le zone di Zello, colpite tutte in varie forme e diversi modi dalle alluvioni di maggio fra Sillaro e Santerno, e dalla esondazione del Santerno di novembre. In alcuni luoghi il sindaco non si è nemmeno presentato. Ci vuole più rispetto.
Lo dichiarano
Marta Evangelisti – Capogruppo FDI Regione Emilia Romagna
Nicolas Vacchi – Capogruppo FDI Comune di Imola