NICOLAS VACCHI (FDI): A IMOLA AUMENTANO LE MULTE PER VIOLAZIONI AMBIENTALI. IL COMUNE FA CASSA, MA LA CITTA’ RIMANE SPORCA. LA GESTIONE DEI RIFIUTI COSI’ NON VA.

A seguito di richiesta di accesso agli atti, come Capogruppo di Fratelli d’Italia ho appreso che, per mezzo delle fototrappole, nel primo semestre 2023, l’Amministrazione ha elevato 195 verbali di accertamento, tutti riferiti in quel periodo e di cui cinque riferiti a violazioni commesse nell’anno 2022. Mentre quest’anno, nel primo semestre del 2024 sono state elevate 33 sanzioni riferite a violazioni commesse nell’anno 2023, e nessuna per l’anno corrente, in quanto il contratto con la ditta fornitrice delle fototrappole era scaduto il 31 dicembre 2023.
Per quale motivo non si è rinnovato questo contratto? Il Sindaco PD Panieri e la assessore Spada si riempiono la bocca di ecologia e poi non sono minimamente in grado di garantire un servizio di vigilanza sul territorio? Rimaniamo perplessi dalla solerzia ecologistica a “targhe alterne” del Sindaco e della assessora all’ambiente che veste i panni della “fata smemorina”.
Nel frattempo, però, le guardie ambientali hanno elevato nel primo semestre 2024 ben 179 verbali di accertamento, contro i 100 del primo semestre del 2023. Praticamente sono raddoppiate le multe.
Fermo restando il valido lavoro di chi fa rispettare l’ambiente e la giusta sanzione per chi commette delle violazioni nella gestione dei rifiuti, a fronte di un quasi raddoppio delle multe, ci chiediamo se abbia senso la gestione dei rifiuti così come è stata pensata dal PD che amministra e da chi gestisce questo servizio. Dove arriva la corretta applicazione delle regole? E quando questa diventa una vera e propria “polizia ecologica” che sembra voler criminalizzare i poveri cittadini che si trovano davanti a una gestione dei rifiuti cervellotica e a tratti assurda? La situazione sta diventando Orwelliana, e sembra più orientata a trovare l’ennesimo modo per fare cassa, piuttosto che a mantenere pulita la città, che invece appare sporca, in centro storico, come nelle frazioni, specialmente in prossimità dei cassonetti dell’immondizia.
Chiederemo conto di questi dati anche in aula, non appena riprenderà l’attività del consiglio comunale a settembre, perché non se ne può più.