A Imola, si apprende che sono solo 751 bambini nati nel 2022, corre l’obbligo però di precisare che di questi solo 580 risiedono nel circondario imolese, infatti 171 partorienti provenivano da fuori circondario.
Questo dato è già allarmante se si confronta, a titolo d’esempio, con gli 825 nati dell’anno precedente (il 2021).
Già lo scorso novembre avevo integrato i dati delle nascite con quelli -strettamente correlati- dei flussi degli alunni e dell’andamento demografico della popolazione scolastica negli ultimi anni, tramite interrogazione con risposta scritta, a cui ho ricevuto risposte ancora meno rassicuranti.
Solo a Imola città, senza tenere conto degli altri nove comuni, siamo passati da una popolazione scolastica residente riferita ai nati nel 2012 complessiva di 663 alunni, contro i 465 alunni nati riferiti al 2020.
Un calo drastico di un terzo. In pratica a settembre del 2023 ci saranno circa duecento bambini in meno che inizieranno la materna, un crollo drastico del 30% rispetto ai nati 2012.
I dati sui flussi di alunni previsti per le scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado per i prossimi anni tracciano un quadro poco rassicurante, soprattutto sul fronte della natalità.
In pratica si perderanno un terzo degli iscritti, con cali di rilievo anche in zone tradizionalmente più popolose e abitate della Città.
Dati preoccupanti riguardano anche le frazioni, in particolare quelle di Sesto Imolese e di Sasso Morelli, dove le scuole primarie hanno visto da un anno all’altro rispettivamente un -7% e un -11% circa di alunni iscritti. A Sesto Imolese, la scuola secondaria (ex medie) ha perso oltre il 2% di alunni iscritti nel corso dell’ultimo anno.
Questi dati andrebbero analizzato anche alla luce delle riflessioni necessarie che si devono svolgere in vista della costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese, sulla quale stiamo ancora aspettando dal sindaco Panieri un po’ di chiarezza. Dopo le promesse di un anno fa, ad oggi non si è visto nessun fatto concreto, nessun progetto e soprattutto nessun soldo, se non una minima somma accantonata dal nostro bilancio, inferiore al quinto dell’intero importo necessario per la realizzazione dell’opera.
Le scuole primarie in entrambe le frazioni di Sesto Imolese e Sasso Morelli, così come la secondaria di Sesto, sono un presidio fondamentale che va coltivato e alimentato dalla amministrazione comunale, favorendo la crescita della natalità e degli insediamenti abitativi, per non ridurre le frazioni a dei meri dormitori. Destino che sembrerebbe incontrovertibile se la Giunta Panieri continua a ignorare le persone che vi abitano.
Anche le “Quinto Casadio” di Via Selice afferenti all’istituto comprensivo 2 registrano un pessimo dato, che tocca il -14% di alunni, variazione basata ancora una volta solamente sull’ultimo anno.
Per altre scuole oggetto dei dati studiati da Fratelli d’Italia sulla base della risposta degli uffici, le previsioni sono diverse da zona a zona ma non sembrano giustificare l’immobilismo dell’attuale amministrazione di sinistra in materia di politiche scolastiche.
Evidente invece un fenomeno di graduale spopolamento di diverse zone della città e delle frazioni, una vera e propria “fuga” denunciata anche da alcuni genitori e da alcune famiglie.
La Giunta oltre a non dare risposta in materia di natalità e politica scolastica è totalmente assente anche con un doveroso programma di adeguate politiche abitative per la nostra città.
Il calo della natalità a Imola è un fenomeno triste e sempre più marcato ma non è inarrestabile, ed è frutto di precise scelte politiche, ideologiche e amministrative che non puntano a rimuovere gli ostacoli che maggiormente pesano sulla scelta di creare o meno una famiglia (fattori economici e fiscali, esigenze abitative, conciliazione vita-lavoro, welfare).
Sembrerebbe che da questi dati, Imola non sia più una città per bambini, e se non si agisce subito rischiamo che sarà presto una città senza bambini.
Fratelli d’Italia Imola da sempre offre una politica di proposte concrete: maggiori sostegni economici alle famiglie dal bilancio comunale, ridefinendo le risorse e tagliando inutili sprechi, favorire una sensibilizzazione sulla qualità dell’istruzione anche nelle frazioni, mettere a terra investimenti reali (e non solo promesse) in materia di edilizia scolastica, fra molti si veda il caso della nuova scuola Sesto Imolese, creazione di un tavolo misto per arrivare a un progetto a sostegno di politiche abitative nelle zone della città che si stanno spopolando.
Se non si agisce subito: calo della natalità, calo della popolazione scolastica, assenza di politiche abitative, carenza nell’edilizia scolastica, porteranno Imola ad essere una città dormitorio, senza bambini e subalterna ad altre realtà, ove le amministrazioni stanno tentando di dare risposte serie a questi problemi.
Noi di Fratelli d’Italia abbiamo le soluzioni, anche grazie all’attuale governo Meloni che ha stanziato molte risorse per le famiglie, la Giunta PD di Panieri ascolti con umiltà le nostre proposte.
Avv. Nicolas Vacchi
Vicepresidente del Consiglio comunale di Imola
Presidente Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia