NICOLAS VACCHI (FDI): BRETELLA, RITARDI RECORD NEI CANTIERI DELLE ROTATORIE, MENO PAROLE E PIÙ FATTI

La ripartenza dei cantieri nelle due rotatorie tra le quali si snoderà l’ultimo tratto della Bretella anima il dibattito politico. Se nella giornata di martedì era stato l’assessore ai Lavori pubblici, Pierangelo Raffini, a esprimere la propria soddisfazione per l’inizio dell’intervento in via Punta (contestuale alla ripresa delle operazioni in via Salvo D’Acquisto), è toccato ieri al sindaco Marco Panieri sottolineare l’importanza dell’operazione nell’area a due passi dal supermercato Sigma.

“Una rigenerazione totale dell’area, della rotonda, degli attraversamenti, dell’illuminazione pubblica e della pista ciclabile – rimarca via social il primo cittadino, reduce da un sopralluogo nell’area dell’intervento proprio assieme all’assessore Raffini –. Dopo decenni, si interviene su un asse di viabilità fondamentale per la città e per la Valle del Santerno. Un altro tassello importante”.

Di tutt’altro avviso è l’opposizione. “Le rotonde della Bretella sono l’emblema della sindrome di questa Giunta Pd – è il pensiero di Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia) –. Il sindaco Panieri e l’assessore Raffini sono ammalati di annuncite. Guardiamo con preoccupazione alle troppe chiacchiere di questa amministrazione, preferiremmo meno ritardi nella gestione dei lavori pubblici”.

Nessuna apertura nemmeno da parte del leghista Simone Carapia. “Gli operai in azione? Era ora, visti i lunghi tempi di attesa tra cambi di progettisti, rincari, allagamenti e altre peripezie varie – protesta il consigliere comunale del Carroccio –. Era veramente un’indecenza e pareva si volessero battere i tempi biblici della Salerno-Reggio Calabria come cantiere più lungo d’Italia”.

Da qui l’attacco al sindaco Panieri e all’assessore Raffini. “Belli come il sole comunicano alla città che continuano i lavori come se si fossero interrotti ieri l’altro – ricostruisce Carapia –. Ma ci sono o ci fanno? E pensano che i cittadini non se ne siano accorti cos’è successo? D’altronde, a Imola succede che fanno prima le case poi le strade e infine con calma completano le rotonde. Anzi, una ‘situazione migliorativa anche se non definitiva’, a detta dell’assessore Raffini”.

E ancora: “Ci voleva poco, aggiungiamo noi, a migliorare vista la situazione tra birilli e new jersey di plastica scolorita – affonda il leghista –. Ora siamo in trepida attesa di sapere chi sarà il ‘genitore 2’ di queste rotonde nate male e speriamo non vissute peggio… Ma al momento il film tragicomico è stato questo”.

Il riferimento di Carapia è ai forti ritardi che, un po’ come accaduto per l’intera storia della Bretella, hanno caratterizzato i lavori in via Punta e soprattutto quelli in via Salvo D’Acquisto. Le operazioni nell’area in cui oggi finisce l’asse attrezzato, in particolare, sono state in questi mesi molto travagliate. Dalla morte del direttore dei lavori, il 93enne Francesco Losacco, fino ai noti rincari delle materie prime che hanno provocato lo stop al cantiere teatro anche di un vasto allagamento risolto solo in questi giorni.

Da il resto del Carlino.