Fratelli d’Italia guarda con preoccupazione allo stato di salute del Centro Storico di Imola, problema che la sinistra cerca di sminuire e talora negare.
Abbiamo letto da un recente studio commissionato che in centro storico sono presenti 427 locali di cui 298 tra negozi, attività artigianali e pubblici esercizi. Sono 73 i locali chiusi o in ristrutturazione, ed il numero di negozi chiusi in centro storico è cresciuto del
20% negli ultimi quattro anni.
E forse non serviva nemmeno questo studio, ma sarebbe bastato agli assessori e ai sindaci di sinistra (che in questi anni si sono avvicendati) fare un giro in centro ed ascoltare gli esercenti e tutti quegli operatori che ogni mattina hanno ancora il coraggio di alzare la serranda, sfidando le difficoltà oggettive di questo periodo storico.
Le soluzioni dell’amministrazione di Panieri sono molto belle a parole e meno valide ed efficaci nei fatti, come al solito il primo cittadino si aggrappa a varie scuse, fra cui quella di aspettare dei finanziamenti della Regione per eventi cittadini. Questi sono solo specchietti per le allodole solo in minima parte risolutive del problema.
Come Vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia ho tante volte ribadito quali sono i fatti concreti che vogliamo perseguire. Le nostre soluzioni per incentivare e ridare vita al centro di Imola?
Primo, la riduzione drastica del costo del parcheggio, l’attuale costo di 1,50 euro all’ora non incentiva di certo ad arrivare in centro storico.
Secondo, rendere i parcheggi fruibili per i residenti, la politica del parcheggio in centro a pagamento ha fatto abbandonare il centro anche a coloro che lo abitavano.
Terzo, riconoscimento del centro come zona da tutelare con sgravi su occupazione di suolo pubblico e tasse sulla pubblicità per insegne e affini.
Quarto, installare telecamere nelle piazze e nelle zone più a rischio sicurezza, molte persone infatti ci hanno segnalato che sul tardi girare per Imola non è più sicuro come una volta, per la sicurezza dei cittadini dovremmo fare molto di più.
Quinto: stop a nuove licenze per operatori della GDO a ridosso del centro storico, ed istituire una distanza minima dal centro cittadino per l’istituzione di nuovi spazi vendita della GDO. A quelli presenti auguriamo la migliore fortuna poiché portano lavoro a molti cittadini, ma corre l’obbligo di contrappesare i vari interessi in gioco.
Infine, occorre istituire nuovi incentivi comunali per la ristrutturazione dei locali commerciali che siano munifici per gli esercenti e gli agenti del settore.
Queste sono solo alcune delle soluzioni che il gruppo politico che mi onoro di rappresentare nel circondario imolese porta avanti in ogni occasione in consiglio comunale, negli snodi in cui ci è consentito elaborare proposte ed emendamenti ai documenti amministrativi e finanziari degli organi di governo locale.
Agli “specchietti per le allodole” ed alle promesse non mantenute della sinistra che governa la città, noi condividiamo i fatti, ed anteponiamo soluzioni concrete nell’interesse della città e dell’economia dei privati e delle piccole imprese.
Dott. Nicolas Vacchi