Il maltempo di questi giorni era prevedibile, ma nonostante questo politicamente noi rivediamo gli stessi reschi, gli stessi problemi, che si ripresentano a danno della popolazione, degli agricoltori, delle abitazioni.

Il sindaco Panieri deve prendere coscienza del problema e come massima autorità di protezione civile per la città deve prendere provvedimenti.

Le piene, come quella di oggi del Sillaro, e di altri fiumi e torrenti, si ripetono come preoccupanti appuntamenti fissi.
Adesso basta: non è ammissibile che le persone che vivono nei pressi degli argini debbano tremare a ogni pioggia, non senza gravi disagi.
Nelle nostre campagne i coltivatori hanno subito e rischiano di subire danni a ogni condizione di maltempo: le stesse associazioni di categoria in passato han fatto appello alle istituzioni perché siano di reale supporto.

Sembra che manchi una programmazione efficace per la pulizia e la manutenzione degli argini, da parte degli organi istituzionali pubblici.
La gestione dei fiumi pare diventare “emergenziale” senza nessuna reale capacità di investire in interventi risolutivi anche a lungo termine che evitino il ripetersi di simili, gravi situazioni.
I fondi, a nostro giudizio, non bastano se non c’è un programma all’origine dell’azione delle istituzioni sulla gestione dei bacini fluviali.

Penso fra le altre alle competenze degli organi territoriali, non è possibile intervenire erogando fondi una tantum per interventi a spot, perché in tal modo il problema sarà risolto per qualche tempo ma poi le criticità e le esondazioni potrebbero ripresentarsi.

Agricoltori, associazioni di categoria, residenti nei pressi dei fiumi, esponenti dei consorzi di bonifica e enti pubblici devono essere coinvolti in pari misura per proporre serie soluzioni alla gestione dei fiumi.

Avv. Nicolas Vacchi
Presidente del gruppo Fratelli d’Italia Imola e vicepresidente del Consiglio comunale di Imola