NICOLAS VACCHI (FDI): IL 2024 DI PANIERI E’ UN LIBRO DEI SOGNI

Ho letto l’intervista di “anno nuovo” del sindaco Panieri provando imbarazzo politico per lui e la sua amministrazione PD.
I problemi delle famiglie e delle attività economiche della nostra città sono innumerevoli, mentre assai scarne sono le soluzioni dell’amministrazione di “Re Marco I” che parla sempre come se il suo mandato possa durare di default per un decennio.
Parla di una gestione della raccolta rifiuti ottimale, che farà risparmiare, promettendo i cassonetti a pedale, ma forse “a cavallo con l’anno prossimo”, non rendendosi conto che inaugura così l’anno nuovo con promesse per un anno che deve ancora venire, il 2025. Il Sindaco parla di decoro urbano, ma la città si è svegliata all’alba dell’anno nuovo, con cassonetti ricolmi e situazioni di degrado in diversi quartieri.
Anche quest’anno, il sindaco regala nella “calza della befana” grandi promesse sul tema del rilancio del centro storico, quando in realtà sono innumerevoli le attività economiche e gli esercizi commerciali che hanno abbassato la serranda definitivamente: il centro è vuoto, questo anche a causa delle politiche disfattiste del PD che governa da ottant’anni.
Parla di confronti “importanti” su grandi locali del centro storico, ma non è ben chiaro dove voglia andare a parare Panieri.
Sulla sicurezza promette tanto, ma ancora una volta possiamo affermare che è stato fatto poco: Fratelli d’Italia ha proposto di aumentare l’organico della Polizia Locale per garantire sicurezza e ordine pubblico.
Quanto alla Sanità parla dell’apertura del CAU come di un trionfo, quando è noto che ancora una volta l’Amministrazione comunale sembra si sia fermata alle soluzioni più comode e immediate (per lei) a discapito della reale funzionalità dei servizi. Il CAU, inaugurato da pochi giorni, si è rivelato, in ragione delle segnalazioni pervenuteci da moltissimi cittadini, uno strumento immediatamente inadeguato per ubicazione (scarsità di parcheggi), locali relativamente angusti (data la grande affluenza di persone), personale sottodimensionato (dati i tempi di attesa). Tale scelta risulta anche di difficile comprensione quando si pensa che i cittadini debbano fare una sorta di auto diagnosi e decidere se recarsi in via Caterina Sforza al CAU o piuttosto in via Montericco al Pronto soccorso dell’Ospedale nuovo”, cosa che di fatto ha generato immancabili equivoci e molti utenti si sono sentiti dire che avevano sbagliato struttura.
Parla di investimenti, ma in realtà vediamo solamente cantieri che procedono a rilento, che vanno a braccetto con l’assenza di investimenti strutturali che potrebbero nascere anche ricavando risorse da società o enti controllati, la cui gestione va sempre più armonizzata con le esigenze pubbliche.
Sulle politiche sociali, in un momento di fragilità emergente nella popolazione e negli anziani, la ricetta del sindaco è scaricare tutto il peso del Welfare all’ASL e ai Servizi Sociali. La ritengo un’idea obsoleta e sicuramente uno “scarica barile” politico che non dà soluzioni alle persone in difficoltà e alle nuove povertà.
Tanta reclame sull’autodromo e zero attenzione alle famiglie e alla tutela di queste. Si potrebbe dire molto altro, ma insomma, il Sindaco Panieri scrive -a capodanno- un libro dei sogni, dove promette molto e in concreto fa poco: si sa, chi promette capodanno, promette tutto l’anno. Ma le promesse non sono soluzioni.

Avv. Nicolas Vacchi
capogruppo FDI