La nuova scuola di Sesto Imolese è un’opera da me fortemente voluta e caldeggiata all’amministrazione comunale.
Dei cinque milioni che serviranno, due vengono da un riparto pnrr firmato a dicembre 2022 dal Governo di Giorgia Meloni, gli altri tre milioni verranno dalle casse dei cittadini imolesi.
Per cui la gratitudine va al Governo e alla cittadinanza.
Meno gratitudine alla giunta Panieri e al PD che governa Imola, che è nel perenne immobilismo amministrativo.
Una sola cosa doveva fare l’amministrazione comunale di Imola guidata da Panieri e dal PD: rispettare i tempi.
Siamo a novembre 2023? Non mi pare proprio.
Il via libera al progetto doveva arrivare ormai mesi e mesi fa, col risultato che siamo già in ritardo di oltre sei mesi sulla casella di marcia che era stata promessa alle famiglie di Sesto Imolese.
Ci si chiede perché? Perché promettere faraoniche “pose della prima pietra” senza saper mantenere le promesse nei tempi?
Perché promettere il finanziamento dell’opera in un modo e poi dopo realizzarlo in un altro modo, senza nemmeno dire grazie ai chi ha fatto i riparti necessari, cioè il Governo nazionale?
Ma soprattutto perché oggi siamo in ritardo di oltre sei mesi su un progetto che doveva essere già ampiamente operativo?
Stiamo parlando di una struttura necessaria per la comunità di Sesto Imolese.
La Giunta PD nel frattempo lascia che i ragazzi facciano lezione in una scuola dove nel tempo ho denunciato pubblicamente che sono tegole, sono caduti rami in testa ai genitori, si spendono danari pubblici in una struttura gravemente energivora, addirittura le finestre sono in plexiglass e gli scuri sono stati tolti da tanto erano vecchi e logori tanto che rischiavano di staccarsi dai cardini.
Stiamo parlando di centinaia di bambini che ci trascorrono otto ore al giorno.
Perché tardare? Perché è stato perso tempo già in partenza?
Vogliamo chiarezza. E poiché si tratta di una infrastruttura necessaria, pagata con i soldi dei cittadini, depositerò un altro di sindacato ispettivo al fine di chiarire quali siano stati i problemi nei ritardi e soprattutto il vero cronoprogramma dell’opera.
A Sesto Imolese non esistono cittadini di serie B, e hanno già da tempo maturato il diritto ad una nuova scuola sicura, al di là delle promesse e dei ritardi, vogliamo i fatti.