da il Resto del Carlino Imola.
_Pericolo ritardi per la costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese. “A settembre devono assolutamente ripartire i lavori”, avverte Nicolas Vacchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, residente nella frazione. Le operazioni per realizzare la struttura che ospiterà in futuro gli studenti di elementari e medie sarebbero dovute cominciare a fine 2023; ma solo lo scorso mese di giugno è arrivato il via libera alle rilevazioni per rinvenire gli ordigni bellici. E
dopo il ritrovamento di alcuni proiettili che ha richiesto una bonifica più approfondita, si attende ancora che i lavori entrino nel vivo.
“Una sola cosa doveva fare l’amministrazione comunale guidata da Panieri e dal Pd: rispettare i tempi – afferma Vacchi –. Siamo già in ritardo di mesi sulla casella di marcia che era stata promessa alle famiglie di Sesto Imolese”.
L’investimento complessivo per la costruzione della nuova scuola si attesta sui cinque milioni di euro complessivi, finanziati per due milioni di euro dal Pnrr e per la parte restante dal Comune.
“Fermo restando l’ottimo lavoro dei tecnici e degli uffici, che si sono sempre resi disponibili con me e col mio gruppo per dare ogni delucidazione utile sulla tabella di marcia dei lavori e sui progetti, il problema rimane comunque un problema politico della sinistra imolese – prosegue l’esponente di opposizione –. Ci si chiede perché.
Perché promettere il finanziamento dell’opera in un modo e poi dopo realizzarlo in un altro modo, senza nemmeno dire grazie ai chi ha fatto i riparti necessari, cioè il Governo nazionale? Perché promettere faraoniche ‘pose della prima pietra’ senza saper mantenere le promesse nei tempi? Ma soprattutto perché oggi siamo in ritardo di mesi su un progetto che doveva essere già ampiamente operativo?”.
Da qui gli interrogativi di Vacchi. “La bonifica del materiale bellico ritrovato settimane fa nel sottosuolo è terminato? – chiede il meloniano –. Possibile che il sindaco non avvisi il Consiglio comunale su questa delicata opera pubblica così importante per i sestesi? Stiamo parlando di una struttura necessaria per la comunità”.
In effetti, la vecchia scuola della frazione è piuttosto datata. E serve quanto prima una struttura che possa ospitare gli studenti. “La Giunta lascia che i ragazzi continuino a far lezione in una scuola dove nel tempo ho denunciato pubblicamente che sono precipitate tegole e caduti rami in testa ai genitori”, ricostruisce Vacchi. E attacca: “Si spendono danari pubblici in una struttura gravemente energivora, addirittura le finestre sono in plexiglass e gli scuri sono stati tolti da tanto erano vecchi e logori tanto che rischiavano di staccarsi dai cardini. Stiamo parlando di centinaia di bambini che ci trascorrono otto ore al giorno. Perché tardare? Perché è stato perso tempo già in partenza mesi fa? Oggi a che punto siamo?”.
Da qui la richiesta di maggiore chiarezza da parte di Vacchi. “Depositerò un atto di sindacato ispettivo al fine di chiarire quali siano stati i problemi nei ritardi e soprattutto il vero cronoprogramma dell’opera aggiornato alle ultime settimane (dopo la vicenda dell’ordigno) – conclude il consigliere comunale di FdI –. A Sesto Imolese non esistono cittadini di serie B, e hanno già da tempo maturato il diritto ad una nuova scuola sicura. Al di là delle promesse e dei ritardi, vogliamo i fatti”.