Fermo restando il rispetto per i diritti e le singole persone, non posso esimermi da una dichiarazione sulla manifestazione “Rivolta Gaya”.
Nell’estate del 2018 passava per la prima volta nelle strade di Imola la manifestazione denominata Rivolta Gaya, un corteo in versione Pride.
Per restituire un dato storico, referenti di rivolta Gaya ad Imola pubblicarono a suo tempo delle mie immagini, prese da una commedia teatrale in oratorio parrocchiale di oltre dieci anni fa. Il tutto, forse a loro dire, per “scherzare” o forse meglio denigrare la mia posizione sulla loro manifestazione. Mi fecero e mi fanno tenerezza.
Tali atteggiamenti nulla hanno a che vedere con la tutela dei diritti di tutti.
Si leggeva su facebook: “Mancano solo 6 giorni a Rivolta Gaya – siamo tutte arcobaleno!, avete pensato a che look sfoggiare? Nooo?? Molto male!! Prendete esempio da Vacchi di Forza Italia (Forza Italia all’epoca, oggi di Fratelli d’Italia – ndr) che, dopo averci criticato aspramente, ha evidentemente cambiato idea e a quanto pare si unirà favolosamente a noi sabato prossimo! ps1: no, non è un fotomontaggio! ps2: sì, ne abbiamo pronte tante altre!” Il tutto condito con emoticon di cuori e di ballerine danzanti.
Questo era il post degli organizzatori che pubblicarono ed allegarono una mia fotografia scattata quando ero un ragazzino dell’oratorio in parrocchia durante una recita, estrapolandola dai miei album sul mio profilo personale e prospettando -loro- di “averne altre” su cui attaccarmi e denigrarmi.
Anche quest’anno arriverà in città Rivolta Gaya. Vogliamo ripetere le scene offensive degli scorsi anni?
Il resoconto degli scorsi anni non è dei migliori, se si prende ad esempio il 2018 questo fu caratterizzato da: linguaggio osceno, bestemmie, insulti alle forze dell’ordine e a partiti e a persone che non condividono il pensiero dei partecipanti.
Fui la prima persona a Imola a denunciare questa situazione come non accettabile. Continuerò a farlo senza paura, se la manifestazione scadrà nella mancanza di rispetto od in eventuali violazioni delle norme.
A nulla è servito il monito del centrodestra che avevano a suo tempo presentato una mozione denunciando i contenuti esagerati del volantino diffuso dagli organizzatori della manifestazione per la prima edizione del 2018.
Si è sempre andati dritto battendo la strada del pride, assicurando che tutto si sarebbe svolto nel rispetto della legalità.
Ma quale rispetto?
A luglio 2018, a nostro giudizio, nessun rispetto è stato dimostrato per le forze dell’ordine pesantemente insultate con linguaggio sprezzante.
Nessun rispetto, a nostro giudizio, per i credenti e per la Fede Cattolica vista l’ondata di bestemmie che invase Piazza Matteotti. Mi risuonano ancora alle orecchie e mi addolorano come se le stessi udendo adesso.
Nessun rispetto, a nostro giudizio, per lo Stato, per le Istituzioni e per partiti politici legittimamente costituiti ai sensi della nostra Costituzione.
Anche a Imola, il gay pride potrebbe rischiare di diventare una manifestazione che nulla ha a che vedere con la tutela dei diritti ma parebbe che possa servire solo a strumentalizzare politicamente e ideologicamente i diritti stessi tirando in ballo fatti che nulla c’entrano (come la vicenda di Carlo Giuliani all’epoca o come le tensioni israleo-palestinesi oggi).
Vedremo anche a Imola, come altrove, l’offesa pubblica alla quarta carica dello stato, la premier Meloni, disegnata come un mostro nudo con molte mammelle, dove allatta avvelenando vari bambini?
Sentiremo anche a Imola insultare e offendere il presidente Meloni ed altre istituzioni dello Stato? Questo è rispetto?
O forse il rispetto per le donne è necessario e dovuto solo se le donne sono di sinistra?
Quelle frasi e quei disegni offendono tutte le madri, tutte le donne.
Il rischio di certe manifestazioni è che qualcuno inizi a vomitare odio a profusione su tutti coloro che non la pensano allo stesso modo.
Per cui, ferma condanna per quanto accaduto in diverse scorse edizioni (prima fra tutte quella del 2018) e SGUARDO MOLTO SCETTICO E VIGILE per la manifestazione in programma a fine settimana, a fine giugno 2024.
Speriamo che l’amministrazione sinistra del PD di Panieri apra gli occhi ed eviti che una manifestazione asseritamente culturale sfoci nel mettere in scena atti politicamente discutibili nella nostra Città.
Fratelli d’Italia Imola guarda con rispetto e sensibilità alle istanze dei raggruppamenti del mondo cattolico ma anche al mondo laico che non accettano di esser vilipesi dalle ingiuriose grida degli scorsi anni a Imola o delle recenti edizioni in tutta Italia.
Il monito è che non si ripeta una manifestazione similmente offensiva anche nella nostra città.
Non c’è libertà dove si viola il diritto di qualcun altro.
Imola, 25/06/2024