È imbarazzante il fatto che il PD insista a voler imbavagliare le opposizioni, ed in particolare il centrodestra, sul tema delicato e urgente dell’autonomia della ASL imolese e di quelle che sembrerebbero ingerenze Metropolitane e Bolognesi in materia sanitaria.

Fratelli d’Italia, aveva presentato una comunicazione urgente per parlare dell’argomento.
Ma gli uffici hanno risposto su indicazione del Presidente del Consiglio Visani che si è cassata come “non ammissibile” la richiesta di comunicazione che vedeva come primo firmatario il sottoscritto Vacchi, in quanto essa avrebbe fatto riferimento ad accadimenti e questioni sorti e già oggetto di diversi articoli apparsi sulla stampa prima dell’ultima Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, in pratica secondo gli uffici mancavano i requisiti di novità e urgenza del fatto.
In fatto di comunicazioni, Visani è sempre di manica larga, ma guarda caso innanzi alla richiesta di Fratelli d’Italia sul delicato tema della sanità, diventa perentorio e imbavaglia il suo vicepresidente ed i consiglieri comunali.

Ugualmente grave è stata l’imposizione avvenuta in aula, durante il consiglio comunale del 9 febbraio, in cui sono stato costretto, come vicepresidente, a presiedere l’aula con il Presidente collegato da remoto. Fatto già anomalo di per sé.
In tale circostanza, alla richiesta del centrodestra e del collega Marchetti della Lega di anticipare la mozione a favore della autonomia della ASL di Imola, per presunti accordi fra Visani e Marchetti, che suonavano più come imposizione al centrodestra e che derivavano dall’ultima capigruppo, il PD ha impedito l’anticipo della discussione, votando contro in massa.
Nemmeno è stato possibile a me, che pure presiedevo, di imporre questo cambio dell’ordine del giorno. Infatti nel momento in cui ho tentato di invertire l’ordine del giorno, il presidente Visani è intervenuto a gamba tesa, sostenendo l’esistenza dell’accordo di mettere ai voti come sempre la proposta.

Non solo ci troviamo davanti alla ottusa indiffereza politica della maggioranza, ma ad una espressa strategia di non parlare di un argomento così scottante e grave per l’amministrazione comunale PD a guida Panieri, che è peraltro assessore alla sanità di sé stesso.

Dopo la bocciatura della mia comunicazione urgente e dopo la bocciatura della interrogazione del collega, oggi la visita dell’assessore Regionale Donini.

A questo punto non ci resta che unire tutto il centrodestra e tutte le opposizioni per firmare una richiesta di commissione sanità ad hoc per approfondire, nella funzione di sindacato ispettivo, ogni necessaria informazione per intraprendere le scelte politiche che possano garantire una ASL autonoma a Imola, senza ingerenze da Bologna, prevedendo invece la valorizzazione delle eccellenze sanitarie imolesi.

Avvocato Nicolas Vacchi
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