Ferma restando la vocazione motoristica del nostro Autodromo Ferrari di Imola ed il desiderio di tutti gli imolesi di vedere in questo impianto grandi eventi attrattivi per il territorio, Fratelli d’Italia prende atto della totale assurdità della vicenda inerente le sanzioni sul rumore.
Tutti sanno che la polizia locale è il comune di Imola, ma che anche Formula Imola è partecipata al 100% dal Con.Ami che è in massima parte partecipato dal comune di Imola.
In sostanza il comune multa sé stesso, fa causa a sé stesso, paga avvocati e spese contro sé stesso.
Sono stati ben 59 i procedimenti innanzi al Tribunale, che ha poi ritenuto congrue le sanzioni comminate (500€ l’una per un totale di decine di migliaia di euro) per poi condannate Formula Imola a ulteriori 10.000 euro di spese oltre agli oneri, spese, notifiche e tasse.
Stiamo parlando di decine e decine di migliaia di euro, che Formula Imola spa paga al Comune di Imola.
Ma tutti sanno che sono comunque soldi dei cittadini, perché Formula Imola spa è partecipata indirettamente anche dal comune di Imola.
E allora ecco ancora una volta: il comune multa sé stesso, fa causa a sé stesso, paga avvocati e spese contro sé stesso. E come al solito pagano i cittadini contribuenti con i loro soldi.
Assurda è l’affermazione della assessore Elena Penazzi che mi dice “il comune non ha sostenuto costi” (Sic!). Lo capisce infatti anche un bambino che i soldi che Formula Imola spa ha pagato per decine di migliaia di euro sono sempre indirettamente soldi dei contribuenti.
Tutto ciò è il cortocircuito burocratico che il PD mette in atto con le società partecipate, di cui invochiamo da sempre la razionalizzazione.
L’assessora Penazzi ed il sindaco Panieri, selfie a parte, si assumano le responsabilità politica sulla gestione degli impianti: sia una gestione veramente efficiente sia per i grandi eventi ma sia per il rispetto della legalità e delle norme.
La gestione dell’autodromo, al di là delle partigianerie, deve essere di buon senso anche sui temi delle sanzioni, per non creare aggravi economici e spese che sono sempre e comunque a scapito dei cittadini, che alla fine sono sempre costretti a pagare.
Chiederemo che si riferisca in aula.
Avv. Nicolas Vacchi