“Una possibile misclassificazione correlata a consuetudini nell’atto certificatorio” e “una prevalenza di fumatori maggiore nel territorio imolese rispetto al resto della regione”. Queste, secondo la Regione, le possibili cause per le quali l’Ausl di Imola si colloca al primo posto per malattie del sistema respiratorio (nell’Atlante della mortalità 2009-2013), con un tasso di 120,9 decessi ogni 100.000 residenti.

Una risposta che non ci soddisfa mancando comunque un approfondimento sul tema e del quale anche la Regione ammette la necessità evidenziando che “il primo passo per approfondimenti epidemiologici utili a meglio comprendere le cause degli andamenti rilevati sia una verifica puntuale della codifica delle cause iniziali delle schede di decesso per malattie respiratorie e degenerative senili”.

Nel nostro atto ispettivo avevamo evidenziato anche il fatto che, nel Bilancio di missione dell’Ausl Imola 2015, tra le “Mortalità per grandi cause” figuravano al secondo posto i tumori e al terzo le malattie dell’apparato respiratorio: tra i tumori, la prima causa di morte, in uomini e donne, è il tumore ai polmoni.

Un approfondimento su tali dati andava senz’altro avviato già da qualche anno e, a nostro avviso, anche tenendo conto non solo degli stili di vita ma anche dei fattori ambientali, dell’età rispetto ai decessi e della durata media della vita in presenza di tali patologie.

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Cons. Nicolas Vacchi

Presidente gruppo consiliare Forza Italia – Imola

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