L’apertura della associazione Piazza Aperta e del suo presidente Simone Righini nei confronti del M5stelle mi lascia perplesso ma non sorpreso.

Sparare a zero indistintamente sulla coalizione di centrosinistra così come su quella di centrodestra è di una incoerenza inaudita se non altro perché l’unità del centrodestra è stata richiesta in questi anni in modo assolutamente trasversale per poter garantire una alternativa di governo alla Città. Si sono sempre lamentati tutti di questa divisione e adesso che andiamo uniti siamo improvvisamente diventati un “calderone”.

Che dire, Righini, che plausibilmente prima cerca l’appoggio di Peppi e Vigna vicini al PD, poi del mondo cattolico, poi della sinistra di Zaccherini e infine dei 5stelle si commenta da solo.

Spiace solo constatare che un sedicente esponente del mondo cattolico abbia probabilmente deciso di propendere per il Movimento 5stelle, una forza politica che sia a livello locale che nazionale non si è mai fatta garante dei valori cristiani e della famiglia. Anzi proprio in Parlamento uno dei Senatori pentastellati tuonò che il matrimonio “binario” (tra due persone) andava abolito perché frutto di preistorici retaggi religiosi.

A Righini auguriamo in bocca al lupo, dicendo tranquillamente che quanto ha scelto di fare non ci convince nemmeno un po’. Prendiamo atto anche che il Movimento 5 stelle, che tanto denigra le coalizioni, piano piano pare stia scendendo a patti come qualunque altro partito. Il simbolo sarà anche unico ma i compromessi cominciano a diventare tanti.

NICOLAS VACCHI
Forza Italia – Imola
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