Linguaggio osceno, bestemmie, insulti alle forze dell’ordine e a partiti che non condividono il loro pensiero unico. Questo è lo “spirito” con cui è andato in scena il primo gay pride in salsa imolese, avallato dal Movimento 5 stelle che ha votato a favore della manifestazione durante l’ultimo consiglio comunale.
A nulla è servito il monito dei colleghi e alleati della Lega che avevano presentato una mozione denunciando i contenuti violenti del volantino diffuso dagli organizzatori della manifestazione. Il Movimento 5 stelle è andato dritto per la sua strada assicurando che tutto si sarebbe svolto nel rispetto della legalità. Ma quale rispetto? Nessun rispetto è stato dimostrato per le forze dell’ordine pesantemente insultate con linguaggio sprezzante. Nessun rispetto per i credenti e per la Fede vista l’ondata di bestemmie che ha invaso Piazza Matteotti. Nessun rispetto per lo Stato, per le Istituzioni e per partiti politici legittimamente costituiti ai sensi della nostra Costituzione. Anche a Imola il gay pride dimostra di essere una manifestazione che nulla ha a che vedere con la tutela dei diritti ma serve solo a strumentalizzare ideologicamente i diritti stessi tirando in ballo fatti che nulla c’entrano (come la vicenda di Carlo Giuliani) e a vomitare odio a profusione su tutti coloro che non la pensano allo stesso modo. Ferma condanna per quanto accaduto. Sperando che l’amministrazione grillina apra gli occhi sull’ennesimo scempio culturale andato in scena nella nostra Città.
Forza Italia Imola guarda con sensibilità all’appello della Fraternità Laica Domenicana di Imola, sottoscritto anche da Associazione Valori e Vita e Associazione Rosario Vivente, raggruppamenti del mondo cattolico laico che sono rimaste vilipese e violate nel loro senso religioso e che oggi, giustamente, attendono risposte dalle istituzioni religiose e politiche.
Non c’è libertà dove si viola il diritto di qualcun altro.
Nicolas Vacchi referente Forza Italia Imola
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