VACCHI – CARAPIA: OSPEDALE DI IMOLA, GINECOLOGIA È UNA SAUNA.

Guasto dell’impianto di raffreddamento nel reparto di ostetricia -ginecologia all’ospedale di Imola. Il fatto è ancora più pesante con le temperature alle stelle di questi giorni che hanno messo a dura prova pazienti e operatori sanitari. Parliamo di neo mamme, signore in stato interessante e alcune in attesa di intervento chirurgico. La situazione, per dire la verità, va avanti da anni, visto che non c’è un impianto di climatizzazione, ma solo un ricircolo di aria “pseudo fresca” che adesso addirittura ha smesso di funzionare.

I parenti vanno avanti e indietro con ventilatori mobili come anche il personale sanitario, che in certi punti come negli ambulatori di medicazione e ps ha posizionato dei pinguini, semplici artifizi per sopperire alla meno peggio ad una situazione insostenibile. La situazione poi peggiora ulteriormente dove sono posizionati i frigoriferi, perché i compressori emanano più calore e in questo modo la 4 sala parto, per fortuna poco usata, è inagibile e pare un girone dell’inferno. Questo reparto non è stato ristrutturato e le porte devono rimanere sempre aperte per permettere agibilità ai barellieri in quanto adiacente c’è l’ascensore e accesso ad altri reparti con conseguente, nel periodo estivo, ulteriore entrata di calore.

Bisognerebbe garantire un microclima alle degenti e agli operatori, non si possono certamente aprire le finestre perché i neonati devono essere protetti anche dagli insetti. La gente è esasperata e si lamenta perché questo è il reparto più bollente dell’ospedale e la situazione si protrae da diverso tempo senza che la Direzione prenda seri e concreti provvedimenti. Anzi pare che in tanti abbiano scritto all’URP lamentandosi senza ricevere alcuna risposta.

Più che un reparto ospedaliero è quasi una sauna, nella quale si raggiungono temperature fino a 30 gradi e oltre (misurate da parenti delle pazienti). Un impianto di riscaldamento e raffreddamento che è ormai vetusto e non più in grado di svolgere le proprie funzioni. E ora che la Direzione Ausl prenda immediati provvedimenti con interventi straordinari per mettere in condizioni di sicurezza e normalità pazienti e operatori. Chiederò conto di questo al Direttore Generale Rossi alla prossima Commissione elettorale dove sarà presente, ma non si potrà sottrarre a queste criticità evidenti. Ma mi piacerebbe sapere nel dettaglio quante volte è stato controllato, pulito e fatta manutenzione a questo vetusto impianto per questo interrogherò con un atto ispettivo urgente chi di dovere.

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Avv. Nicolas Vacchi