Era abbastanza logico che prima o poi si sarebbe dovuto procedere a tale razionalizzazione da parte di Con.Ami. Anzi, tale scelta dimostra che il consorzio deve obbedire alle prescrizioni in fatto di razionalizzazione delle partecipate e ciò avvalla quellca che da sempre è stata la nostra tesi ovverosia che il Con.Ami non agisce come azienda privata ma è diretta emanazione della Pubblica Amministrazione.

Tali temi ci sono cari da sempre e non sono affatto nuovi alla nostra azione politica.
Infatti nell’esposto che abbiamo presentato a Maggio assieme al consigliere regionale Galeazzo Bignami abbiamo chiesto all’ANAC di stabilire con chiarezza se il Consorzio Ami debba essere oggetto al piano di razionalizzazione delle società partecipate e di riduzione della spesa pubblica in base alla normativa vigente. Abbiamo anche chiesto di valutare se l’operato del comune di Imola, in quanto ente controllante e socio di maggioritario del Con.Ami, sia stato coerente con la normativa vigente in materia di razionalizzazione. Infine abbiamo chiesto di stabilire la relazione fra Con.Ami e Comunica.
Abbiamo poi menzionato in questo esposto tutte le parteciapzioni sia quella al FST sia tutte le altre perchè oltre alla possibile anomalia di Comunica, vogliamo sapere dall’Anticorruzione se potesse esprimersi sul ruolo di Con.Ami.

Prima di festeggiare questo modello di governo, se fossimo nell’amministrazione, ci preoccupaeremmo di ripensare per intero il sistema Con.Ami e a renderlo realmente efficiente e coerente.

Cons. Nicolas Vacchi

CONSIGLIERE COMUNALE DI IMOLA – FORZA ITALIA

Cons. Brigida Miranda
CONSIGLIERE COMUNALE E CIRCONDARIO – PER LA TUA CASTEL GUELFO